Violenze di genere sul posto di lavoro, un rapporto della Uil

La Uiltec (Tessile Energia Chimica) ha curato un interessante rapporto sulle violenze di genere in ambienti di lavoro, sotto il profilo psicologico, sessuale, economico-finanziario e fisico.
I dati mostrano come il fenomeno sia ampiamente diffuso: nei Paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. Negli Stati Uniti, l’83% delle ragazze tra i 12 e i 16 anni hanno subito forme di molestie sessuali nelle scuole pubbliche. Studi condotti su piccoli gruppi nei paesi dell’Asia-Pacifico indicano inoltre che dal 30 al 40% delle donne lavoratrici subiscono qualche forma di molestia di tipo verbale, fisica o sessuale. In Australia, un quarto delle donne (25%) e un uomo su sei (16%) ha subito molestie sessuali sul luogo di lavoro. Una persona su cinque (21%) è stata molestata sessualmente dall’età di
15 anni; un terzo delle donne (33%) ha subito molestie, rispetto a meno di uno su dieci (9%) per gli uomini.
Il rapporto afferma inoltre che spesso, nel mondo del lavoro, la violenza si basa su rapporti di potere ineguali e che, coinvolgendo i sindacati, le organizzazioni datoriali e i ministeri competenti in materia di lavoro tentano di arrivare a sostenere il lavoro dei legislatori per mettere fine alle diverse forme di violenza, a partire dalle molestie sessuali e le altre forme di molestie e abusi (fisici, verbali e psicologici), bullismo professionale, mobbing, violenza e stress da lavoro, non dimenticando anche le sottili e diffuse forme ricattatorie che impongono al lavoratore ritmi di lavoro insostenibili, al limite di un moderno concetto di “schiavismo”, basato sulla minaccia del licenziamento, che colpiscono sia le donne che gli uomini in tutti i settori e professioni.

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