In seguito agli inconcludenti tavoli tecnici di giovedì 18 ottobre,che hanno tenuto occupate le delegazioni trattanti per l’intera giornata senza alcun risultato costruttivo, la Rsu e le organizzazioni sindacali dell’Ente Regione Piemonte ritengono «indispensabile esprimere il malessere e l’esasperazione dei dipendenti» e chiedono «con forza all’Amministrazione regionale di fare chiarezza su:
– percorso di equiparazione dei dipendenti regionali ex-provinciali, anche in assenza del Dpcm, con stanziamento delle risorse aggiuntive necessarie
– fondo salario accessorio 2018:
produttività delle categorie B, C e D senza PO
progressioni economiche orizzontali (Peo)
fondo Pp
– progressioni verticali
– nuova disciplina conferimento incarichi Po
– nuovi istituti contrattuali: permessi, congedi, ferie ad ore….
– differenti applicazioni degli istituti contrattuali tra i ruoli di Giunta e Consiglio regionale
– disciplina della mobilità
– trattamenti economici e giuridici differenziati».
Rsu e le organizzazioni sindacali dell’Ente Regione Piemonte rilevano inoltre che «l’Amministrazione, a fronte di tutte le problematiche segnalate e/o discusse, non mette in pratica alcuna delle azioni a sostegno della valorizzazione del personale da noi proposte» e che «le politiche intraprese dall’Amministrazione determinano un progressivo peggioramento delle condizioni economiche, professionali e personali dei dipendenti».
Concludono Rsu e le organizzazioni sindacali dell’Ente Regione Piemonte: «A questa logica ci siamo sempre opposti e ci opporremo con ogni mezzo. Chiediamo all’Amministrazione regionale risposte e certezze per tutti i lavoratori di questo Ente»