Proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale dell’Ente Regione Piemonte

Proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale dell’Ente Regione Piemonte. Lo hanno comunicato, in una lettera al prefetto di Torino, ai presidenti della Giunta regionale Alberto Cirio e del Consiglio regionale Stefano Allasia (e per conoscenza alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali), i responsabili delle organizzazioni sindacali dell’Ente, Daniela Brini (Uil), Silvia Bottaro (Cgil), Paola Galbiati (Csil), Luisi Serra (Csa) e Nicola Franzese (Rsu)
«Atteso che il sistema delle relazioni sindacali è lo strumento per costruire relazioni stabili tra enti e soggetti sindacali, improntate alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti – si legge nel documento -, viste le numerose e ripetute richieste di incontri con il Presidente della Giunta Regionale rimaste inevase sui temi afferenti l’assunzione dei provvedimenti atti al contenimento, nelle strutture della Giunta Regionale, del contagio da Covid-19; preso atto della volontà politica di non voler aprire un dialogo con le rappresentanze sindacali dell’Ente, confermata anche sul versante tecnico da comportamenti della delegazione trattante di parte datoriale e dai datori di lavoro difformi dalle regole contrattuali previste dal vigente Ccnl, si richiede l’esperimento della procedura amministrativa di conciliazione prevista dall’art. 2 della L. 146/90, come modificata dalla legge n. 83/2000, riservandosi, come da mandato assembleare, la proclamazione delle iniziative conseguenti sulla base delle disposizioni vigenti».
La lettera firmata da Uil, Cgil, Cisl, Csa e Rsu segnala inoltre al prefetto che, «nelle more del trasferimento del personale del ruolo della Giunta regionale nella sede unica, sono in corso processi di trasferimenti di personale in altre sedi senza che vi sia stata alcuna informativa preventiva alle scriventi né al personale coinvolto».
Nella lettera si fa riferimento, sotto il profilo normativo, agli «articoli 4, 5, 6 e 7 del Cnnl Funzioni Locali 2016 – 2018 del 21 maggio 2018; visto in particolare l’art 7, comma 4, lettera m) del Ccnl Comparto Funzioni Locali 2016-2018 che prevede, tra le tematiche oggetto di contrattazione con le organizzazioni sindacali e la Rsu aziendale, anche “le linee di indirizzo e i criteri generali per la individuazione delle misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro”; al Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020, sottoscritto da Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della salute, Ministero dello sviluppo economico, Commissario Straordinario emergenza Covid, Inail e le organizzazioni sindacali e la circolare dei Ministri Brunetta ed Orlando del 5 gennaio 2022».

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