Po e Ap. Uil: “Bozza non equa, con appesantimento burocratico”

Perplessità della delegazione Uil al tavolo di discussione del nuovo tavolo di regolamento Po e Ap, proseguito stamattina lunedì 10 settembre, dopo le precedenti riunioni del 28 agosto e 4 settembre scorsi. A destare il maggiore scetticismo sono i criteri di valutazione delle future Po e Ap prospettati nella bozza di “Disciplina dell’area delle posizioni organizzative del ruolo della Giunta e del Consiglio regionale”. Nel dettaglio la Uil rileva che la bozza contenga un aumento della discrezionalità da parte dell’Amministrazione nella assegnazione degli incarichi. I parametri della valutazione sono giudicati, inoltre, soggettivi e privi di criteri di misurazione. La Uil ha inoltre osservato una disomogeneità di trattamento fra Giunta e Consiglio regionale, rilevando che la disciplina proposta per Palazzo Lascaris dovrebbe essere introdotta anche in piazza Castello, come già più volte richiesto dalla stessa Uil, evitando un appesantimento burocratico. Inoltre, come avviene per il Consiglio regionale, la nuova metodologia deve essere utilizzata – secondo la Uil – per le risorse attualmente libere (circa un milione di euro) al fine di coprire l’istituzione di nuove Po e Ap. (La prossima riunione sul disciplinare Po e Ap si terrà il prossimo 20 settembre).
Il 30 agosto è stata, infine, consegnata alle organizzazioni sindacali una bozza “provvisoria” del fondo del salario accessorio delle categorie per l’anno 2018 con l’integrazione dei fondi per l’equiparazione dei dipendenti regionali ex provinciali da confermare con l’emanazione dell’imminente Dpcm. Nella bozza di fondo non sono comprese le risorse per il personale dei Centri per l’impiego, che dal 1° novembre entrerà a far parte dell’Ente Regione Piemonte, in quanto il numero dei nuovi arrivati è ancora da definire (ad oggi sono 338 circa su un totale di 550 circa, chiamati ad optare fra Regione Piemonte e Agenzia Piemonte Lavoro).

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