La UIL in prima linea nelle celebrazioni del Primo Maggio

La UIL ha partecipato attivamente alle manifestazioni del Primo Maggio, con il segretario generale Torino e Piemonte Gianni Cortese che ha preso la parola nel capoluogo sabaudo a nome di CGIL, CISL e UIL, e il segretario generale nazionale Pierpaolo Bombardieri che è intervenuto a Monfalcone.
Gianni Cortese, segretario generale della UIL Torino e Piemonte, ha espresso preoccupazione per l’aumento della povertà durante il comizio del Primo Maggio a Torino. Ha dichiarato: “Siamo preoccupati per l’aumento della povertà, per il lavoro povero che non garantisce un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita accettabile, per gli effetti dell’inflazione che ha ridotto il potere di acquisto di salari e pensioni del 17 per cento negli ultimi tre anni.” Cortese ha sottolineato la necessità di rinnovare tutti i contratti collettivi pubblici e privati e di garantire la piena rivalutazione degli assegni previdenziali.
Parlando del territorio, Cortese ha evidenziato: “Il panorama non è per nulla rassicurante per la Lear di Grugliasco, la Te Connectivity di Collegno, la Del Grosso di Nichelino, i siti dell’ex Ilva e tante altre realtà.” Ha inoltre aggiunto: “Lo sciopero del 12 aprile del comparto dell’automotive ha rappresentato il termometro delle preoccupazioni che esistono in città e tra i lavoratori rispetto al futuro dello stabilimento di Mirafiori, che ha ridotto del 50 per cento la produzione del 2024, ricorre in misura crescente agli ammortizzatori sociali e versa in uno stato di sostanziale paralisi.”
Cortese ha espresso preoccupazione anche per l’indotto e la componentistica, ricordando che in Piemonte ci sono oltre 700 aziende e 58 mila occupati, con un fatturato che sfiora i 20 miliardi di euro.
Durante la manifestazione nazionale del Primo Maggio a Monfalcone Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL, ha affrontato la questione dei salari, dichiarando: “Servono misure strutturali, sarebbe il caso di farla finita con gli spot e gli interventi elettorali. Il tema dei salari non può essere affrontato con un spot di 60 euro netti, che bastano per un chilo di carne, un chilo di parmigiano, un litro di olio.” Bombardieri ha sottolineato la necessità di misure concrete, come detassare gli aumenti contrattuali, mantenere il taglio del cuneo fiscale e fornire incentivi alle aziende che rinnovano i contratti senza incidenti sul lavoro.
Bombardieri, durante la manifestazione del Primo Maggio a Monfalcone, ha sottolineato l’urgenza di affrontare gli infortuni e le morti sul lavoro. Ha dichiarato: “Oggi non è una festa, è una giornata di mobilitazione. Non può essere una festa finché ci sarà anche un solo morto sul lavoro.” L’Italia ha assistito a oltre mille morti sul lavoro nell’ultimo anno.
Bombardieri ha chiesto azioni concrete piuttosto che semplici condoglianze. Ha sollecitato il governo a fare di più, sottolineando che nessuno dovrebbe sentirsi assolto dalle responsabilità. Il segretario generale della UIL ha richiesto che la presidente Meloni convochi i sindacati e ha ringraziato il Presidente della Repubblica Mattarella per le sue parole e il continuo richiamo al rispetto della vita e del lavoro.
La UIL continua a porre l’accento sull’alleviamento della povertà e su salari equi, rimanendo in prima linea nelle discussioni sui diritti dei lavoratori.

La UIL in prima linea nelle celebrazioni del Primo Maggio

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