Incontro Rsu Categorie-Amministrazione: «Insoddisfacente sotto ogni aspetto»

La Rsu Categorie dell’Ente Regione Piemonte ha firmato un comunicato nel quale giudica «insoddisfacente sotto ogni aspetto» l’incontro sindacale svoltosi martedì 6 ottobre, richiesto dalla Rsu e dalla organizzazioni sindacali e convocato dal presidente Alberto Cirio (che non ha però potuto partecipare).
La riunione è stata chiusa «senza alcun progresso» ed è stato richiesto un incontro politico alla presenza del presidente Cirio, con la riserva di attuare «tutte le azioni a tutela del personale e delle prerogative sindacali, ivi compresa ove necessaria la dichiarazione dello stato di agitazione».
Martedì 6 ottobre, si legge nel comunicato Rsu, firmato da Suman (Uil), Bottaro (Cgil), Galbiati (Cisl), Serra (Csa) e Franzese (Rsu) «si sono presentati al tavolo l’assessore al Personale Marco Gabusi e il direttore della Direzione della Giunta regionale, Paolo Frascisco. L’esito dell’incontro, nato dalla necessità di chiarire aspetti legati alle pessime relazioni sindacali, testimoniate anche dalle esternazioni ai media relative al personale regionale da parte di alcuni componenti della Giunta, è risultato insoddisfacente sotto ogni aspetto. In primis per l’assenza (sicuramente giustificata dalla situazione di emergenza del nostro territorio) del presidente, che però non ci è stata comunicata in alcun modo. A fronte delle richieste di chiarimenti in materia di relazioni sindacali, paradossalmente si è assistito alla rappresentazione della piena incomunicabilità tra le parti».
La Rsu e le organizzazioni sindacali «hanno evidenziato come molti episodi testimonino la mancanza da parte dell’Amministrazione di sensibilità e di attenzione al Personale e all’applicazione delle norme contrattuali. In risposta alle nostre osservazioni, l’assessore si è dimostrato sostanzialmente indifferente all’argomento, rivendicando una supremazia delle scelte politiche rispetto al confronto sindacale. Stante la situazione, l’incontro si è interrotto senza nessun progresso ed abbiamo rinnovato la richiesta di incontro politico al presidente, riservandoci tutte le azioni a tutela del personale e delle prerogative sindacali, ivi compresa ove necessaria la dichiarazione dello stato di agitazione».

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