Il 30 settembre si è svolto l’incontro politico sindacale tra le Organizzazioni sindacali e l’assessore al personale Marco Gabusi. La convocazione, pervenuta senza alcun ordine del giorno, ha riguardato il tema dei rientri e del green pass. L’assessore ha confermato di aver anticipato i contenuti dell’incontro al giornale on line Lo Spiffero poiché ha dichiarato che è solito concedere interviste, ma non sa quando i giornalisti le pubblicano: con tale atteggiamento l’assessore manca di rispetto a soggetti istituzionali quali le Organizzazioni sindacali ed ai lavoratori da essi rappresentati?
L’articolo attribuisce all’assessore Gabusi la seguente affermazione: “Come si può sostenere che l’attività da remoto ha funzionato quando, eccetto per la Sanità e per le pratiche della cassa integrazione , di fatto l’attività degli uffici si è fermata o comunque è rallentata moltissimo“. Ci chiediamo: può la Giunta lavorare senza l’apporto degli uffici? Dall’inizio della pandemia l’attività della Giunta si è fermata o comunque è rallentata moltissimo? e conseguentemente, anche l’attività degli uffici regionali: direttori, dirigenti, categorie? L’assessore parla genericamente mancando di rispetto ai suoi stessi colleghi politici ed ai circa 3.000 dipendenti dell’Ente Regione Piemonte? Lo sa che durante la pandemia i dipendenti regionali hanno lavorato per molte più ore (straordinario non pagato), hanno messo a disposizione le proprie attrezzature informatiche, fornitura elettrica e linee dati (senza ricevere alcun rimborso), pur di garantire il proseguo dell’attività della Regione? Su cosa basa le sue affermazioni?
La Uil ha confrontato il numero delle Determinazioni dirigenziali assunte in Regione nell’anno 2019 (pre-pandemia) e nell’anno 2020 (pandemia) e il numero è di circa 10.000 per ogni anno; le Delibere assunte dalla Giunta Regionale nell’anno 2019 sono state circa 1.600 e nel 2020 circa 1.700, con una suddivisione tra le varie Direzioni regionali simile nei due anni. I dati di fatto, quindi, confermano la piena attività di tutta la Regione Piemonte, uffici e Giunta, anche nell’anno della pandemia e del lavoro agile.
Alla riunione del 30 settembre era presente anche il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, il quale ha comunicato che, anche dopo il 15 ottobre, gli uffici del Consiglio regionale continueranno la positiva esperienza del lavoro agile alternando attività svolta in presenza con attività svolta da remoto, dimostrando che lo smart working non è stato cancellato dal Dpcm “Brunetta” e può essere regolarmente svolto nel nostro Ente.
La scelta di non permettere ai dipendenti regionali della Giunta di effettuare il lavoro agile e di ritornare tutti in presenza è quindi una decisione esclusivamente dell’assessore Gabusi e della Giunta.
A conclusione dell’incontro sono stati calendarizzati nel mese di ottobre cinque incontri tecnici sui seguenti argomenti:
- 6 ottobre 2021: disciplina del telelavoro e incentivi tecnici; – 11 ottobre 2021: disciplina del lavoro agile e rientri in presenza, progressioni verticali; – 13 ottobre 2021: disciplina del telelavoro e del lavoro agile, contratto decentrato 2021; – 18 ottobre 2021: disciplina del telelavoro e e del lavoro agile; – 20 ottobre 2021: contratto decentrato 2021.
A chiusura dell’incontro, Gabusi – dopo aver appreso che i neo assunti a tempo determinato non avrebbero avuto il pagamento della produttività – si è impegnato a modificare la Dgr sulla performance, affinché anche questi colleghi rientrino nella valutazione; inoltre ha annunciato che la Regione Piemonte è intenzionata ad approvare il Piano per il Lavoro Agile (Pola). L’assessore ha infine affermato di non avere preclusioni politiche, se tecnicamente possibile, per l’assunzione degli idonei delle progressioni verticali e per attivare le procedure comparative.
In considerazione del metodo sin qui adottato la Uil chiede l’applicazione del Titolo II “Relazioni sindacali” del contratto collettivo nazionale che – se non pienamente rispettato – implicherebbe comportamento antisindacale da parte dell’Amministrazione, con le relative conseguenze.