I sindacati chiedono l’ok urgente e generalizzato al “lavoro agile”

«In questo momento emergenziale, chiediamo di dare precise indicazioni politiche tali da indirizzare le Direzioni del personale della Giunta e del Consiglio regionale in tema di salvaguardia della salute di tutti dipendenti dell’Ente Regione Piemonte»: lo scrivono in una lettera i responsabili delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Csa e Ugl, indirizzata ai presidenti della Giunta regionale Alberto Cirio, e del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, all’assessore al Personale e Organizzazione, Marco Gabusi, e per conoscenza ai direttori della Direzione della Giunta regionale, Paolo Frascisco, e della Direzione Amministrazione, personale, organizzazione, sistemi informativi e Corecom del Consiglio Regionale, Michele Pantè.
«Le attuali disposizioni operative recentemente emanate dalle direzioni competenti in materia di personale del Consiglio e della Giunta regionale, non risultano aver colto la necessità di mettere al centro misure di prevenzione generalizzate idonee al momento emergenziale – affermano le Organizzazioni Sindacali -. Ci riferiamo non solo alle limitate misure assunte in tema di lavoro agile da casa, ma all’insufficiente livello di comunicazione dato sul tema a tutte le lavoratrici ed ai lavoratori. Ricordiamo, peraltro, che in questa fase sono molteplici i dipendenti regionali “distaccati” presso le Province piemontesi “attenzionate”, così come risultano qualche centinaio i dipendenti dei Cpi regionali. Per questo motivo chiediamo di dare, urgentemente, disposizioni alle succitate Direzioni volte all’apertura generalizzata a favore di tutti i dipendenti regionali del “lavoro da casa”. Così come invitiamo ad assumere ed a comunicare ai dipendenti ulteriori misure preventive a tutela della salute».

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