«Disposizioni urgenti ed univoche per i dipendenti della Regione Piemonte in tema di emergenza epidemiologica da Covid-19» sono state richieste dai responsabili delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Csa e Ugl, indirizzata ai presidenti della Giunta regionale Alberto Cirio, e del Consiglio Regionale, Stefano Allasia, all’assessore al Personale e Organizzazione, Marco Gabusi, e per conoscenza ai direttori della Direzione della Giunta regionale, Paolo Frascisco, e della Direzione Amministrazione, personale, organizzazione, sistemi informativi e Corecom del Consiglio Regionale, Michele Pantè.
Scrivono le organizzazioni sindacali: «Alla luce di quanto disposto dal Dpcm dell’11 marzo ed, in particolare, all’art. 1 comma 6 “Fermo restando quanto disposto dall’art. 1, comma 1, lett. e) del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, e individuano le attivitàì indifferibili da rendere in presenza”, al fine di salvaguardare la salute dei dipendenti e dei cittadini tutti, in ottemperanza ai provvedimenti in oggetto, si richiede con la massima urgenza di:
- individuare le attività indifferibili da rendere in presenza,
- dare disposizioni univoche per Giunta e Consiglio e per tutte le Direzioni affinché lo svolgimento delle prestazioni lavorative avvenga in via ordinaria in forma agile per tutto il personale dipendente, senza
l’imposizione di rientri in sede, - concordare per il personale distaccato presso altre Amministrazioni, le medesime modalità di lavoro agile del personale regionale, con particolare riguardo al personale distaccato nei Centri per l’impiego,
- individuare, vista l’eccezionalità della situazione, nuovi giustificativi di assenza dal lavoro per il personale
che non può avvalersi del lavoro agile1».
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Csa e Ugl, «certe della vostra attenzione alla sicurezza dei lavoratori e dei cittadini» rimangono in attesa di un urgente riscontro da parte dell’Amministrazione regionale.