“Eccellente”…. a chi!!!

In una comunicazione ai dipenenti della Regione Piemonte, il segretario aziendale Uil, Patrizia Suman, spiega che «nel corso della riunione svoltasi con l’Amministrazione sul tema della ripartizione dei premi di produttività per le “eccellenze” (previsti dal vigente Contratto Nazionale e dal Contratto Decentrato Integrativo 2019 a livello sperimentale) è stato esposto alle organizzazioni sindacali il monitoraggio sull’applicazione in via sperimentale di tale istituto, illustrando numerosi dati, tra cui quelli relativi alla distribuzione delle quote di premi tra le varie Direzioni regionali o quelli relativi al numero di dipendenti assegnatari dei premi (ricordiamo che è stato previsto il tetto del 10% del personale potenzialmente assegnatario, cioè coloro che hanno conseguito un giudizio di 100/48, così come altrettanto 10% di quote sul personale possibile destinatario provinciali ed ex Centri per l’Impiego».
Prosgue Suman: «Abbiamo posto alcuni quesiti che necessitano di risposta per avere spiegazioni e motivazioni logiche ed inoppugnabili, al fine di non ingenerare tra il personale regionale dubbi sulla trasparenza dell’”operazione premi”:
PRIMO: l’amministrazione ha riferito che – per motivi di rispetto della privacy – non fornirà i nomi dei colleghi “premiati”. La Uil ritiene che la distribuzione di denaro pubblico sotto forma di produttività aggiuntiva dovrebbe risultare alla luce del sole, in ragione della più limpida e lineare trasparenza.
SECONDO: i “premi” sono stati assegnati dai vari dirigenti al personale del proprio Settore senza che siano stai individuati dall’Amministrazione puntuali criteri per tale assegnazione. In merito a tale questione la Uil ha evidenziato – al termine del periodo di sperimentazione – l’urgente necessità di definire i criteri di assegnazione dei “premi eccellenze”.
TERZO: la quota del premio assegnata ai dipendenti di categoria D si è dimostrata superare il valore dell’indennità di posizione dei colleghi titolari di Posizione Organizzativa “E”, i quali – essendo P.O. – non concorrono all’assegnazione dei premi per l’eccellenza. La Uil sostiene che si debbano rivedere i valori economici in gioco per queste fattispecie
».
La Uil ritiene che, al fine di una totale chiarezza e trasparenza delle assegnazioni nei confronti di tutti gli aventi diritto, sia opportuno che direttori e dirigenti esplicitino le loro scelte.
«La discrezionalità, se non si muove nell’ambito di una cornice definita, rischia di diventare arbitrio. A garanzia della platea dei colleghi possibili assegnatari del “premio” ed anche a garanzia dei dirigenti stessi nell’effettuazione delle loro scelte, la Uil ha chiesto con forza all’Amministrazione la definizione di criteri trasparenti ed equi sul tema delle “eccellenze” sin dalla prossima applicazione del Contratto Decentrato 2020 con la redazione di un addendum – scrive il segretario Uil Suman -. La sperimentazione si è chiusa, seppur con le criticità sopra evidenziate, ed i premi sono stati erogati: nel complimentarci con i colleghi assegnatari del premio auspichiamo, che dalla prossima tornata di erogazioni le eccellenze vengano attribuite sulla base di criteri certi evitando in tal modo possibili antipatiche contestazioni generanti malessere e malumore all’interno degli uffici».

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