Delega di funzioni: Bloccate le modifiche alla legge regionale 23/2008, il ruolo della UIL

È stata anche la ferma opposizione espressa in tutte le sedi dalla UIL ad aver portato il Consiglio regionale del Piemonte a ritirare la modifica normativa che avrebbe reso definitiva la possibilità per i dirigenti di delegare le responsabilità dei procedimenti amministrativi ai funzionari di area elevata. La modifica al comma 3 bis dell’articolo 17 della legge regionale 23/2008 era stata proposta dalla Giunta regionale l’8 ottobre 2024.
Il Progetto di legge regionale n. 51 apportava le modifiche, proposte dalla Giunta regionale, al comma 3.bis dell’articolo 17 della legge regionale, mirate a eliminare la transitorietà della norma. Tale norma attribuiva ai dirigenti la possibilità di delegare al personale dell’area più elevata del sistema di classificazione la responsabilità dei procedimenti amministrativi. Questa disposizione era stata inserita dalla legge regionale n.3 del 2015 durante la Giunta Chiamparino, quando con il direttore del personale dell’epoca, Petrelli, si instaurò un confronto acceso con le organizzazioni sindacali sul tema della delega ai funzionari.
Il 4 novembre, durante un’audizione in Prima commissione consiliare, la UIL aveva ribadito la propria contrarietà alla delega di funzione e responsabilità dei procedimenti amministrativi ai funzionari, così come avvenuto in passato. Secondo la UIL, tale istituto non rispecchiava le competenze né l’organizzazione della Regione Piemonte, risultando invece più adatto ai Comuni.
Nel testo approvato dal Consiglio regionale, la modifica è stata ritirata, mantenendo invariato il testo originale. Questo segnale di attenzione alle osservazioni della UIL dimostra la forza e l’efficacia dell’azione sindacale e l’importanza della coerenza nelle decisioni.
La UIL ha inoltre ribadito, durante vari incontri, l’importanza di una programmazione efficace delle procedure concorsuali per il profilo dirigenziale. Questo permetterebbe all’Ente di selezionare i profili più meritevoli e offrire opportunità di crescita professionale a tutti i funzionari, nell’ambito della propria carriera.

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