All’indomani dell’assemblea degli eletti sindacali Rsu di tutte le sigle, svoltasi lunedì 19 novembre, Cisl, Uil e Ugl hanno diffuso la loro ferma presa di posizione, con un volantino dal titolo:
ASSEMBLEA RSU, SINDACATI COERENTI E SINDACATI CON IL PIEDE IN DUE SCARPE
Questo il testo del volantino:
Lunedì 19 novembre si è svolta l’assemblea degli eletti sindacali Rsu di tutte le sigle.
Dopo un dibattito sullo stato delle trattative si è approvata all’unanimità una mozione che impegna l’Rsu, nel caso in cui giovedì 22 novembre 2018 non si avesse l’approvazione del Dpcm che sblocca le risorse per l’equiparazione dei colleghi ex-provinciali, a chiedere immediatamente per venerdì 23 novembre un incontro politico con la Giunta regionale e con tutti i consiglieri dell’assemblea regionale.
Si è preso atto all’unanimità del persistere di relazioni sindacali ai minimi storici e che vedono l’Amministrazione continuare imperterrita per la propria strada sorda alle proposte sindacali.
Cisl, Uil e Ugl hanno ribadito con forza la necessità che non è più il tempo delle parole, ma è il tempo di vedere i fatti e che in mancanza di questi si indirà lo stato di agitazione.
Non solo non può continuare la discriminazione nei confronti dei dipendenti ex-provinciali, ma non si può neanche avere all’orizzonte la cupa prospettiva di diminuzione del salario accessorio dei dipendenti regionali “storici”, che potrebbero anche essere chiamati a restituire quanto percepito come anticipo di produttività se il Dpcm di cui sopra non venisse approvato e se l’Amministrazione non attuasse un “piano B” (legge regionale, sulla falsariga di altre regioni, che “superi” l’eventuale mancata emanazione in tempo utile del Dpcm, sbloccando le risorse aggiuntive necessarie), di cui ad oggi non c’è traccia nonostante il Presidente Chiamparino si sia impegnato in tal senso firmando l’accordo del 1° agosto 2018 con i sindacati.
Successivamente si sono dibattute le varie posizioni sulla preintesa facente parte integrante della Dgr sulla nuova disciplina delle Pp/Ap.
Soltanto Cisl, Uil e Ugl hanno ribadito il loro No
LA PREINTESA NON DÀ NESSUNA GARANZIA AGGIUNTIVA A NESSUN DIPENDENTE ANZI…
vuol dire meno produttività delle categorie con o senza posizione organizzativa
CISL, UIL e UGL NON GIOCANO AL RIBASSO SULLA PELLE DEI DIPENDENTI!!!
Gli eletti Rsu di Cgil e Csa hanno invece dato il loro “OK” alla sottoscrizione della preintesa (peraltro già firmata qualche giorno fa dalla Segretaria Cgil e dal Coordinatore Csa Ente Regione Piemonte) come sostegno all’Amministrazione per approvare una disciplina delle posizioni organizzative insensata e con una proroga al 28 febbraio 2019, sostenendo che è a tutela di tutti poiché in caso non ci fosse il DPCM e le necessarie
risorse aggiuntive si può ancora valutare di quanto abbassare le indennità di risultato delle
posizioni, di quanto la produttività, etc…
Noi non vogliamo che si abbassino le indennità di nessuno!!!
CISL, UIL e UGL RESTANO COERENTI SUL GIUDIZIO ESPRESSO PIÙ VOLTE SULLA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE RITENUTA INACCETTABILE, SUL MANCATO RISPETTO DELLE RELAZIONI SINDACALI E SULLA ORMAI CRONICA MANCANZA DI RISORSE PER L’ATTUAZIONE DELL’EQUIPARAZIONE DEGLI EX-PROVINCIALI. CISL, UIL e UGL HANNO SEMPRE SOSTENUTO L’UTILIZZO IMMEDIATO DELLE RISORSE LIBERATE DAI POSIZIONATI ANDATI IN PENSIONE, MENTRE INVECE CGIL E CSA HANNO CONSENTITO DI RIMANDARE LE LEGITTIME ASPETTATIVE DI QUANTI DA TROPPO TEMPO ATTENDONO UN RICONOSCIMENTO TANGIBILE DELLA PROPRIA PROFESSIONALITA’.
A fronte dell’evidente spaccatura tra le sigle, con una divisione dell’assemblea RSU quasi al 50%, al fine di poter avere una rappresentanza qualificata e democratica abbiamo più volte chiesto di rimandare il voto sulla preintesa a quando si fosse avuta certezza dei fondi/risorse economiche a disposizione e previo un confronto con un’assemblea di tutti i lavoratori nella quale poter cogliere la loro volontà. La richiesta di Cisl, uil e Ugl non è stata accolta e si è proceduto con la votazione della preintesa che ha visto i 21 eletti Rsu di Cgil e Csa (esattamente il 50% delle Rsu) votare a favore rappresentando la maggioranza dei presenti.
Questa è stata, a nostro giudizio, una brutta pagina sindacale, poiché alcuni Sindacati non hanno voluto dare la parola ai lavoratori e hanno potuto imporre con una maggioranza risicatissima una decisione che potrebbe avere pesanti ripercussioni su tutti i lavoratori dell’Ente.
La spaccatura del fronte sindacale poteva essere facilmente evitabile con un po’ di coerenza e se qualcuno non avesse tenuto il piede in due scarpe: sappiate, infatti, che Cgil e Csa poco prima avallano la richiesta dell’assemblea di riprendere “lo stato di agitazione” e poi, invece, subito dopo decidono di appoggiare un’azione a sostegno
dell’Amministrazione ma, penalizzante per tutti i lavoratori!!!
CISL, UIL e UGL ESCONO A TESTA ALTA DALL’ASSEMBLEA COERENTI, LONTANI DA LOGICHE DI POTERE E VICINI AI LAVORATORI!!!!
LA PRIORITA’: SUBITO SOLDI IN PIÙ PER L’EQUIPARAZIONE. NESSUN DIPENDENTE DEVE PERDERE UN SOLO EURO DEL SALARIO ACCESSORIO.
L’EQUIPARAZIONE DEGLI EX-PROVINCIALI NON DEVE GRAVARE SUI DIPENDENTI
“dirottando e facendo sparire” risorse a disposizione del personale….. deve essere invece
pagata con i soldi in più previsti nel bilancio regionale!!!
TUTTI I DIPENDENTI HANNO DELLE ASPETTATIVE E DA ANNI STANNO ATTENDENDO DELLE RISPOSTE!!!
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