In relazione alla Deliberazione della Giunta Regionale 17 luglio 2023, n. 4-7249, che per l’anno in corso ha
definito la costituzione del Fondo per le risorse decentrate ed il trattamento accessorio del personale di
categoria,
VI CHIEDIAMO DI RIVEDERE LA QUANTIFICAZIONE DI TALI RISORSE
Il vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Funzioni locali del 16 novembre 2022
prevede, all’art. 79 comma 2 lett.c) che gli enti possano destinare al Fondo le risorse, variabili di anno in anno, conseguenti alle scelte organizzative, gestionali e di politica retributiva dell’Ente.
Consideriamo inaccettabile il taglio di 750.000 euro che ci state imponendo.
Parimenti la scelta di ridurre, anche quest’anno, la parte destinata alla retribuzione degli incarichi di elevata qualificazione di un importo pari a 50.000€, che si aggiunge alla riduzione di 100.000€ effettuata nel 2022, è tanto incomprensibile quanto inopportuna, considerando che i suoi effetti si propagheranno anche in futuro e che le funzioni per le quali tali somme sono state previste, seppur attualmente eventualmente conglobate in altri incarichi, non vengono meno. Il taglio proposto, quando le condizioni e le scelte organizzative potrebbero orientarsi altrimenti, comporterà la mancanza delle risorse necessarie poiché ogni taglio agito od opportunità di incremento non colta NON SARÀ RECUPERABILE in futuro.
Al riguardo, il comma 3 del citato articolo contrattuale, in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 604 della L. n. 234/2021 (la Legge di bilancio 2022, votata dall’attuale maggioranza parlamentare), dispone che si possa incrementare il fondo, in base alla propria capacità di bilancio, di una misura complessivamente non superiore allo 0,22 per cento del monte salari 2018. Si tratta quindi di una UNA TANTUM da calcolare per due annualità corrispondente a 758.830 euro. Qualora le norme in futuro prevedessero il tetto al fondo per il salario accessorio ad un anno specifico (oggi l’art. 23, comma 2, del d.lgs. n. 75/2017 fissa il tetto al fondo del 2016), le citate risorse, che non confliggono con il vigente limite sarebbero perse. In un periodo in cui il nostro contratto è scaduto da due anni, i rinnovi a malapena riconoscono i differenziali certificati dall’IPCA (manifestamente inferiori all’inflazione poiché non considerano i costi energetici) e molte amministrazioni pubbliche lamentano che le ristrettezze dei fondi penalizzino le opportunità organizzative e premiali, NON CI SAREMMO ASPETTATI CHE LA GIUNTA CIRIO penalizzasse i dipendenti dell’Ente REGIONE PIEMONTE di UN MILIONE e MEZZO di EURO (mal contati 700 euro pro capite). Vi rammentiamo, infine, che l’attuale contratto prevede che ulteriori risorse possono essere da voi indirizzate a soluzioni organizzative, per l’avvio di un’offerta di WELFARE aziendale, anche in considerazione delle economie effettuate dall’amministrazione regionale a seguito della scelta relativa alla mancata erogazione del buono pasto o di qualsivoglia altro rimborso forfetario spese sostenute dai dipendenti nelle giornate di lavoro agile.
Pertanto vi chiediamo e ci attendiamo una celere e significativa revisione di quanto deliberato!
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