Trattamento accessorio del personale: la UIL chiede equità per tutti i lavoratori regionali contro il dumping salariale

Il gruppo aziendale UIL dell’Ente Regione Piemonte chiede che l’adeguamento dei dipendenti “ex Province” avvenga in modo che tale operazione non comporti una riduzione di quello degli altri dipendenti regionali.

Sono diversi mesi ormai che il gruppo UIL Regione Piemonte persegue questo fine e ha già chiesto l’intervento della Segreteria Regionale per incidere maggiormente nella contrattazione del fondo (10 milioni di euro).

Fino all’equiparazione dei salari accessori il gruppo UIL auspica l’istituzione di tavoli di trattative separati per i dipendenti regionali “storici” e per i dipendenti “ex provinciali”, onde evitare fraintendimenti.

Allo stato attuale infatti il salario accessorio dei dipendenti storici è più alto rispetto a quello dei dipendenti “ex province”, ragion per cui se i due fondi dovessero unirsi senza alcuna integrazione ne deriverebbe che il nuovo “fondo unico” dovrà essere diviso fra tutti i lavoratori, con la conseguenza che chi aveva cifre più alte, in seguito ne avrà meno.

Se ciò dovesse accadere, i dipendenti regionali storici, circa 2300 famiglie, vedranno diminuito il salario accessorio di 2/3 mila euro annui. Mentre i dipendenti regionali “ex provinciali”, circa 800 famiglie, vedranno aumentato il salario di circa 5mila euro annui.

Il gruppo UIL regionale, respingendo le strumentalizzazioni, ha ribadito con forza il sostegno a tutti i lavoratori e alle lavoratrici regionali, chiedendo equità, e che la politica si assuma le sue responsabilità.

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