Ci si chiede come sia possibile che in un Ente che si sta riorganizzando dall’anno 2014 e che, di conseguenza, oggi dovrebbe risultare quasi “perfetto” ci si possa “dimenticare” di rinnovare l’acquisto dei buoni pasto per circa 3.000 dipendenti ed accorgersi a termini ormai scaduti che ….. i dipendenti regionali avrebbero dovuto “arrangiarsi” per mangiare.
La UIL, nella manifestazione di martedì 14 novembre, ha denunciato il malessere organizzativo che esiste nell’Ente Regione per l’ennesima volta.
Ora la UIL prende atto che la risposta politica dell’Amministrazione non è quella di perseguire il benessere organizzativo, bensì di decidere unilateralmente il passaggio ai buoni pasto elettronici, ma con quale modalità di gestione non è dato di sapere. Di certo c’è che nel mese prossimo non si percepiranno buoni pasto, in barba agli accordi in base ai quali l’Ente deve garantire il pasto o un servizio sostitutivo.
Nessuno sa nulla, nessuno sa come,e forse nessuno si rende conto delle difficoltà che dovranno affrontare molti dipendenti.
I dipendenti regionali lavorano in un Ente nel quale:
- si deve effettuare una transizione al digitale con mezzi informatici antiquati e software con prestazioni a dir poco imbarazzanti;
- con poche auto a disposizione si lotta per quelle con il telepass, in caso di “uscite di servizio” si devono usare mezzi propri, pagando di tasca propria il biglietto del bus (non tutti i dipendenti hanno l’abbonamento o abitano in Torino ) o usare il proprio abbonamento “city bike”.
La Giunta Regionale intende attuare regole di gestione del personale diverse ed opposte rispetto a quelle già adottate dal Consiglio Regionale senza motivate giustificazioni.
I dipendenti regionali sono stanchi ed esasperati dall’imposizione di atti unilatrali che si riflettono direttamente o indirettamente sul loro complessivo trattamento economico.
La politica si assuma le proprie responsabilità in modo trasparente.
Il benessere organizzativo….questo sconosciuto….pare che ai “piani alti” non si sappia cosa sia. Di certo non è così che si potrà raggiungere un modello organizzativo funzionante. Queste mosse non sono affatto di tipo motivazionale!
Chiediamo il rispetto dell’accordo nazionale del 30/11/2016 firmato fra Governo e Organizzazioni Sindacali, in cui le parti si impegnano a migliorare l’efficienza della prestazione lavorativa con misure incisive e mirate ad eliminare situazioni di disaffezione e demotivazione.
La UIL afferma ad ALTA VOCE la centralità del VALORE del dipendente regionale, che in questi tempi di ristrettezze economiche e di bilancio E’ L’UNICO VERO “TESORO” di cui i nostri Amministratori possono vantarsi…l’unica RICCHEZZA grazie alla quale la Regione ancora riesce a conservare autorevolezza e riconoscimento all’esterno!
Vogliamo che questo BENE PREZIOSO vada perso, sfiancato, demotivato, impoverito da trattamenti incomprensibilmente umilianti e vessatori?
Chiediamo ancora una volta alla politica di riflettere SERIAMENTE su tutto questo…..anche perché tutti noi dipendenti vogliamo far sapere che ormai la misura è colma!!!