La Uil: «Grazie a tutti di aver dato voce al sindacato»

Ciao a tutti e… GRAZIE.
La Uil ringrazia tutti, per aver dato voce al sindacato.
Nonostante l’assemblea di martedì 14 novembre sia stata organizzata con poco preavviso, siamo scesi in piazza numerosi e abbiamo manifestato il nostro scontento e le nostre preoccupazioni per “la politica del personale” che questa amministrazione attua.
Ieri nella sede del Consiglio regionale,una delegazione trattante è stata ricevuta dai capigruppo e dal vicepresidente della Giunta.
Quest’ultimo ha ribadito la linea della Giunta cioè:
· effettuare una limitata percentuale di progressioni economiche orizzontali (Peo).
· attuare una diversa distribuzione del salario accessorio.
· approvare un nuovo regolamento per l’assegnazione degli incarichi di Po/Ap.
Le organizzazioni sindacali hanno consegnato ai consiglieri la piattaforma delle categorie presentata il 28 settembre alla Giunta.
Ora attendiamo delle risposte dai consiglieri e vi terremo informati sulle azioni da attuare a breve.
La Uil, nell’incontro politico di martedì 14 novembre ha ribadito che «la Regione Piemonte – sin dalla nascita negli anni 70 – si è caratterizzata come un Ente giovane, dinamico, con personale altamente motivato e dotato di numerosissime eccellenze professionali, ma purtroppo negli ultimi anni ha perso autorevolezza. Nei corridoi si respira questo malessere organizzativo e ci sono colleghi che “portano sulla propria pelle” i segni di questo malessere.Si sta perdendo il “senso di appartenenza”. I dipendenti sono considerati dei limoni da spremere, un numero su un foglio di excel, non delle risorse. Un esempio: ad oggi l’amministrazione ha diminuito una indennità del 10% a colleghi che rappresentano nelle sedi istituzionali l’Ente Regione e questi colleghi, per essere presentabili alle manifestazioni con il gonfalone, sono costretti ad “aggiustarsi” per proprio conto le divise ormai vecchie».
La Uil ha ribadito che:
-c oncorda nell’attuare le progressioni economiche per una percentuale il più possibile prossima al 100%
– è contraria alla proposta dell’amministrazione di riduzione di alcune indennità a vantaggio della produttività in quanto proposta non equa
– per il rinnovo delle Po/Ap si deve adottare lo stesso metodo del Consiglio Regionale, in ogni caso la proposta presentata dall’amministrazione è irricevibile e riteniamo opportuno attendere le disposizioni contenute nel nuovo Ccnl.
Abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà ad ogni forma di dumping salariale.(livellamento verso il basso dei salari)
Una notizia “agrodolce”: benchè a breve verrà firmato il nuovo ccnl, Contratto collettivo nazionale di lavoro, purtroppo per i dipendenti regionali ad oggi ciò è motivo di preoccupazione in quanto “la politica” non ha ancora formalizzato come intende attuare la legge Delrio. Ricordiamo che la legge Delrio ha abrogato le Province (ancorchè il referendum abbia poi ridato loro vita). Per effetto della legge sopra citata sono transitati in Regione circa 800 dipendenti, i quali hanno un salario accessorio inferiore ai dipendenti regionali e sino ad oggi esistono due ruoli e nove fondi separati (uno per ogni provincia, uno per i regionali “storici” e uno per le Comunità Montane).
Con l’approvazione del nuovo Ccnl si supererà il ruolo separato e i fondi si uniranno. Se da un lato ci sarà finalmente l’unificazione economica dei lavoratori, dall’altro c’è la seria preoccupazione che ciò possa venir tradotto dall’Amministrazione in forma di dumping salariale, in quanto se la politica non aggiungerà circa 10 milioni di euro per equiparare il salario accessorio dei dipendenti ex-provincia a quello dei dipendenti regionali “storici” è certo che la produttività dei dipendenti regionali “storici” diminuirà di 2.000,00/3.000,00 circa, mentre solo quella dei dipendenti regionali “ex-provincia” aumenterà.
Dialogando con tutti Voi iscritti Uil, abbiamo maturato la certezza che nessuno dei dipendenti – “storici” ed ex- provinciali – accetti forme di discriminazioni o trattamenti non equi tra i colleghi dell’Ente: pertanto noi continueremo a dar forza alle Vostre istanze fino a quando l’Amministrazione si convincerà che l’unica via d’uscita da questo “impasse” è integrare i fondi con risorse aggiuntive, “investendo” sul personale, premiando la professionalità, riconoscendo le eccellenze ed assicurando un salario equo e dignitoso a tutti i lavoratori di Regione Piemonte.

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