Quante volte abbiamo sentito parlare di conciliazione tra i tempi del lavoro ed i tempi per la famiglia, e del benessere organizzativo?
Tutte belle parole, forse da usare nei convegni, nelle interviste sui giornali, per apparire in televisione o per parlare sui social ma, all’atto pratico, subito dimenticate.
L’Amministrazione regionale decide unilateralmente di chiudere l’Ente per due lunedì, il 24 aprile ed il 14 agosto, ma non basta: limita anche le modalità di giustificazione dell’assenza dei dipendenti.
L’RSU e le Organizzazioni Sindacali, tra cui il gruppo aziendale Uil-FPL dell’Ente Regione Piemonte, hanno chiesto all’Amministrazione in una lettera inviata il 6 aprile u.s. l’integrazione delle “modalità di giustificazione dell’assenza alla stregua di quanto attuato precedentemente”. Gli uffici hanno risposto che in via “eccezionale” aggiungevano alcuni giustificativi ma non tutti.
Questa risposta non ci pare soddisfacente in quanto non è stata scritta in nessuna circolare la logica di questo agire.
Si consideri che, il 24 aprile non tutte le scuole saranno chiuse ed i colleghi con figli in età scolare potrebbero non conciliare le esigenze vita-lavoro.
Se si parla di contenimento dei costi, lunedì 24 aprile il riscaldamento ovviamente non viene più acceso, ed allora quale sarebbe il risparmio? Saranno contenti i cittadini che hanno bisogno di espletare pratiche o chiedere informazioni all’URP?
Per molti dipendenti sarà una giornata qualunque, nella quale saranno però costretti a rimanere a casa.
Perché l’Amministrazione regionale limita la possibilità di giustificare un’assenza imposta dall’alto senza spiegarne la motivazione?